RECENSIONE: Perdonami se rido di Chiara Cerri

TITOLO: Perdonami se ridoperdonami-se-rido-cover-small

AUTORE: Chiara Cerri

EDITORE: Nativi Digitali Edizioni

GENERE: Narrativa contemporanea

PUBBLICAZIONE: 2017

PREZZO: € 10.00 cartaceo; € 3.99 e-book

PAGINE: 170 p.

Prime righe:

Il turno che preferisce è quello della primissima mattina. In particolare la mezz’ora che va dalle 7:30 alle 8:00 racchiude più casi umani di tutta la giornata.

“Mi ci metti il latte?”

Il tizio che ha una pancia veramente enorme, riesce a vederla da dietro il bancone, è protesa in fuori come una gigantesca escrescenza.

TEASER:

“Pesce fritto, ok. Mi piace”

“Andiamo a piedi?”

Si mettono a camminare dalla stazione in direzione molo; con la poca luce della sera che nasconde pezzi dei loro volti, attraversano Piazza Dante in tutto il suo degrado, panchine distrutte, gli spacciatori della sera appoggiati agli alberi, i chioschi di kebab a fare da spola, tutto è losco e dismesso in quel canto di Viareggio.

Jacopo si drizza istintivamente, muove gli occhi come un radar da una parte all’altra, come se dovesse sfidare un esercito di zombie e avesse qualcosa di molto importante da proteggere al suo lato.

TRAMA:

Cosa succede a Viareggio a settembre, quando l’estate è ormai finita e il Carnevale è ancora lontano, quando gli ombrelloni lasciano spazio all’odore del salmastro e alla malinconia? Ce lo raccontano Elena, barista part-time e aspirante ballerina, sua madre Eleonora, in bilico tra i rimpianti del passato e le utopie di un futuro idealizzato, Ivano, belloccio vincitore di un concorso televisivo che rinnega le sue origini, Rino, manovale vedovo in tempo di crisi, e suo figlio Jacopo, alla faticosa ricerca di uno spazio per sé tra la pineta e il mare. Personaggi diversi, storie diverse ma che finiscono inevitabilmente a incrociarsi tra loro, come può succedere solo in provincia.

RECENSIONE:

Buongiorno lettori e lettrici! Oggi vi tengo compagnia con un altro libro edito da Nativi Digitali Edizioni che ringrazio per avermelo inviato. La copertina mi piace, è semplice ma d’effetto. Il titolo mi ha incuriosito e ad un certo punto del libro, in un capitolo particolare, ne viene perfettamente spiegato il senso. La trama è perfetta, non dice troppo né troppo poco, è giusta. Per quanto riguarda il racconto, come avete letto dalla trama, la storia è narrata da ben 5 persone molto differenti tra loro. Elena vuole fare la ballerina ma non ha nemmeno il coraggio di pronunciare ad alta voce questo suo sogno così nel frattempo lavora in un bar; Eleonora, è una donna di 45 anni perfettamente truccata e perfettamente vestita che ha cresciuto Elena da sola a 19 anni, dopo essere stata abbandonata dal padre di sua figlia; Ivano, diventato ormai famoso per aver vinto il programma di cucina su canale 5 e che al momento se la spassa con qualche nottata di sesso; Rino, muratore da una vita, vedovo a causa di un tumore al seno che si è portato via sua moglie e abbandonato dal figlio che ha deciso di andarsene subito dopo la morte della madre; Jacopo, figlio di Rino, analfabeta in piena regola che sopravvive facendo il ladro dell’oro rosso. Questa corrisponde alla presentazione dei 5 personaggi principali del libro. Andando avanti però scopriremo molto di più su di loro; scopriremo che Elena, alla fine, supererà la sua paura per poi riuscire a fare quello che più ama nella vita; scopriremo che Eleonora non è poi così tanto perfetta, ci renderemo conto che quella è solo una corazza, bella spessa magari, ma solo una corazza; scopriremo che Ivano è distrutto per aver perso la donna che amava; scopriremo che Rino forse non era il marito perfetto che pensa(va) di essere né tantomeno un buon padre; scopriremo che Jacopo tutti i torti non ce li ha, ci renderemo conto che sotto quegli occhi da cane bastonato, sotto quelle parole che non sa scrivere e che non sa leggere, c’è molto di più e scopriremo che gli innocenti spesso sono le vittime. All’inizio non vi nego che ho riscontrato delle difficoltà a capirmi proprio perché quasi ogni capitolo era narrato da una persona diversa, e mi ci voleva un attimo per schiarirmi le idee e pensare a chi fosse la voce narrante. Questa sensazione, questa difficoltà è comunque durata poco. Scoprire a mano a mano l’intreccio dei personaggi, come le loro storie un po’ alla volta si sono legate tra di loro mi è piaciuto molto e ne sono rimasta piacevolemente sorpresa. Ci sono stati degli avvenimenti che non mi ero aspettata e anche questo mi ha piacevolmente colpita. In sostanza, da questo romanzo, ben scritto ma con qualche errore di battitura,  scopriremo che a volte una risata sistema tutte le cose, o almeno una parte e quindi, perdonatemi se rido!

Voto copertina: 4 su 5

Voto titolo: 4 su 5

Voto racconto: 4 su 5

Voto finale: 4 su 5

Bene lettori, cosa dite di questa recensione? Vi ispira questo libro? Fatemi sapere!

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A presto lettori

eri gibbi

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7 pensieri su “RECENSIONE: Perdonami se rido di Chiara Cerri

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