RECENSIONE FILM: Deadpool

TITOLO: Deadpool deadpool

ANNO: 2016

DURATA: 108 minuti

GENERE: azione, avventura, commedia, fantascienza

REGIA: Tim Miller

DISTRIBUZIONE: 20th Century Fox

INTERPRETI & PERSONAGGI:

Ryan Reynolds: Wade Wilson/Deadpool

ryan-reynolds

Ed Skrein: Francis Freeman/Ajax

Morena Baccarin: Vanessa Carlysle

Andre Tricoteux: Piotr “Peter” Rasputin/Colosso

Brianna Hildebrand: Ellie Phimister/Testata Mutante Negasonica

T. J. Miller: Jack Hammer III/Weasel

Gina Carano: Angel Dust

Leslie Uggams: Al

Jed Rees: Reclutatore

Karan Soni: Dopinder

Style Dayne: Jeremy

Kyle Cassie: Gavin Merchant

Isaac C. Singleton Jr.: Boothe

Rob Hayter: Bob

TRAMA:

Deadpool racconta la storia di Wade Wilson, partendo dal suo passato come ex membro delle forze speciali che, dopo essere stato sottoposto a un esperimento illegale che gli dona poteri di guarigione accelerata, diventa un mercenario adottando l’alter ego Deadpool. Armato con le sue nuove abilità, e con un cinico e contorto senso dell’umorismo, Deadpool dà la caccia all’uomo che ha quasi distrutto la sua vita.

RECENSIONE:

Domenica scorsa la scelta del film è iniziata con la fatidica frase “oggi niente supereroi, dai”. Fu così che la Marvel ci tenne compagnia per l’ennesima volta! Ma se consideriamo che Deadpool non si considera un supereroe, il problema non si pone!

Su Deadpool non sapevo assolutamente nulla, mai letto un fumetto, mai visto nulla in tv, zero. Ho inserito, ai tempi, questo film nella mia lista principalmente perché, al contrario di quanto affermi Wade Wilson per me Deadpool fa parte dei supereroi, perché è un fumetto firmato Marvel (non che sia esclusivamente Team Marvel, dipende, sono infatti anche Team DC) e perché con i trailer trasmessi ero rimasta scioccata (proprio sconvolta) per quanto Deadpool si discostasse dalla considerazione media di “supereroe”.

Ryan Reynolds è stato strepitoso. Ha avuto la capacità di sembrare ironico, divertente, incazzato, depresso spesso nel giro di pochissime battute. Il cambio di tono usato per trasmettere allo spettatore il suo stato d’animo è stato perfetto. Considerate che quando è vestito da Deadpool la sua espressività facciale è pressoché inesistente, non si può notare, quindi con solamente il tono di voce a disposizione lui doveva trasmettere le sue emozioni a noi spettatori, e beh, ci è riuscito alla grande.

Le scene d’azione sono state fatte molto bene, i rallentamenti, i dettagli in primo piano sono stati un piacere per la vista. Nonostante quando Deadpool combatte utilizza un metodo piuttosto spettacolare, proprio nel senso che dà spettacolo, le lotte non mi sono mai sembrate finte e preparate ad arte. (Se guardate la serie tv Arrow forse capite a cosa mi riferisco visto che in questo telefilm i combattimenti a volte sono chiaramente finti).

La storia di per sé non è profonda né magnifica. Si limita ad essere la storia di Deadpool, com’è nato Deadpool, chi era prima di diventare Deadpool, qual è stato il suo percorso di cambiamento e, anche se non si direbbe, di crescita. Sinceramente questo per me non è un limite. Ora ho una conoscenza che comunque prima non avevo e qualche messaggio in realtà un po’ profondo il film lo ha anche trasmesso.

See? You don’t need to be a superhero to get the girl.

The right girl will bring out the hero in you.

Finché lo guardavo ho espresso più volte il seguente parere “che film trash” ed è così; è un film trash con parolacce, con sangue, con teste recise che volano, con violenza, con cattiveria ma è un bel film trash. Rispecchia il supereroe Marvel perché (ecco questa cosa la so) Deadpool nemmeno nel fumetto è IL supereroe ma è ‘uno’ che combatte i cattivi, preferibilmente uccidendoli, parlando a non finire, facendo il coglione, esternando battute e ironia. Anche questo mi è piaciuto. Nonostante quello che gli è capitato, la sua ironia, non l’ha mai persa, mai. Poteva deprimersi stile Oliver Queen o peggio ancora, stile Batman, ma no, non l’ha fatto e l’ho apprezzato tantissimo.

Piccolo ed ultimo appunto, nel film compaiono spesso riferimenti a Lanterna Verde (film criticato a non finire e in cui Reynolds interpretava il suddetto supereroe) e a Wolverine. E questo, ad una nerd come me, fa morire. Non so bene il perché ma quando in un film di supereroi si fa riferimento ad altri supereroi magari prendendo in giro determinate loro caratteristiche, beh, mi fa scatenare l’adorazione che è in me!

Voto attori: 8 su 10 (spicca Ryan Reynolds)

Voto grafica/effetti speciali: 8 su 10

Voto trama: 7.5 su 10

Voto finale: 8 su 10

Voi amici nerd, avete visto questo film? Vi è piaciuto? Lo guarderete? Fatemi sapere!

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A presto cinefili,

erigibbi

©

RECENSIONE FILM: Warcraft

TITOLO: Warcraft (Warcraft – L’inizio)warcraft

ANNO: 2016

DURATA: 123 minuti

GENERE: azione, fantastico, avventura, epico

REGIA: Duncan Jones

DISTRIBUZIONE: Universal Pictures

INTERPRETI & PERSONAGGI:

Travis Fimmel: Anduin Lothar

Montblanc and The Cinema Society with Mastro Dobel & Kim Crawford Wines host a screening of Sony Pictures Classics' 'Maggie's Plan', New York, America - 05 May 2016

Paula Patton: Garona

paula

Toby Kebbell: Durotan

Orange Rising Star Award Nominee Announcement

Ben Schnetzer: Khadgar

ben

Ben Foster: Medivh

Dominic Cooper: Llane Wrynn

Anna Galvin: Draka

Robert Kazinsky: Orgrim Martelfato

Daniel Wu: Gul’dan

Ruth Negga: Taria Wrynn

Clancy Brown: Manonera

Michael Adamthwaite: Magni Barbabronzea

Callum Keith Rennie: Moroes

Burkely Duffield: Callan Lothar

Dylan Schombing: Varian Wrynn

Terry Notary: Grommash Malogrido

Dean Redman: Varis

Glenn Close: Alodi

TRAMA:

Il pacifico regno di Azeroth è sul piede di guerra e la sua civiltà è costretta ad affrontare una terribile stirpe di invasori: i guerrieri Orchi in fuga dalla loro terra agonizzante e pronti a colonizzarne un’altra. Quando il portale che collega i due mondi si apre, un esercito va incontro alla distruzione, mentre l’altro rischia l’estinzione. Da fronti opposti, due eroi affronteranno un conflitto che deciderà il destino delle loro famiglie, dei loro popoli e della loro terra. Così ha inizio una spettacolare saga di potere e sacrificio, durante la quale la guerra avrà molte facce, ed ognuno combatterà per la propria causa.

RECENSIONE:

Vorrei partire subito con il parlare di Travis Fimmel. Io non so se voi conoscete questo attore, credo che la risposta da parte di molti di voi sia no. In questo caso, beh, dovete conoscerlo. Dovete guardarvi la serie tv Vikings perché in quel telefilm ragazzi emerge tutta la bravura di Travis. Può sembrare (magari non da questo film) il solito attore belloccio che è diventato famoso solo per questo. Se pensate questo, dovete ricredervi. Sapevo benissimo che recitava in Warcraft, d’altronde volevo vedere questo film al cinema e Vikings lo stavo già guardando per cui, ovviamente lo sapevo. Guardarlo ora, quando in Vikings le cose sono andate in un certo modo, è stato un tuffo al cuore. Travis ha la capacità di cambiare pronuncia a seconda del ruolo da interpretare (ovviamente, è un attore) e la pronuncia che utilizza su Vikings è per evidenti motivi stilistici, geografici, storici, molto differente dalla pronuncia ‘normale’ utilizzata in Warcraft. Però, alcune sue espressioni facciali, alcuni suoi movimenti, alcuni suoi sguardi, imparati a memoria grazie al telefilm, sono riapparsi anche in questo film e ripeto, è stato sempre un tuffo al cuore. Ma se continuo così va a finire che parlo più di Ragnar Lothbrok (vedi Vikings) invece di Lothar (vedi Warcraft); tra l’altro, Lothbrok-Lothar, una certa somiglianza c’è, due tuffi al cuore in un colpo solo. MA torniamo al film. Qui non emerge tutta la bravura di Travis perché il film di per sé non richiede chissà che parti interpretative. Sicuramente Lothar è uno dei personaggi del film che più può piacere, d’altronde fa parte degli eroi, la cosa è abbastanza inevitabile.

Nessun attore spicca in questo film, nonostante i personaggi che entrano nel cuore siano un paio. Per quanto mi riguarda, Durotan, il capo di una tribù di orchi entra dentro forse più di Lothar. Il tipico orbo buono, ma anche coscienzioso, comprensivo, intelligente, altruista. Colui che farebbe di tutto per la propria famiglia (e con famiglia non intendo solo moglie e figlio ma proprio tribù, perché per lui, la SUA gente è la sua famiglia) fino ad arrivare a sacrificarsi per essa e il suo benessere.

Garona, la mezz’orca, mi piace e non mi piace. È come se avesse del potenziale che non è stato sviluppato appieno; in primis me la immaginavo più forte (si è invece fatta salvare la vita più volte). Inevitabile, quale donzella che sono, il mio tifo per la storia d’amore tra lei e Lothar. Ma su di lei, altro non riesco proprio a dire.

Un altro personaggio su cui vorrei spendere due parole è Khadgar. Quando in un film ci sono dei maghi o degli stregoni per me è amore a prima vista. Amo alla follia quando sfoggiano i loro poteri, quando pronunciano formule magiche in lingue sconosciute ed incomprensibili, amo i colori rappresentanti l’incantesimo che saettano fuori dalle loro bacchette o dalle loro mani o dai loro occhi o da qualsiasi altra parte del loro corpo. (Ok, detta così è brutta). Khadgar è un personaggio che mi è piaciuto tantissimo soprattutto per il fatto che da lui forse non ci si aspettava grandi cose o meglio, noi del pubblico abbiamo capito subito che avrebbe avuto un ruolo importante ma i personaggi del film non si aspettavano da lui grandi cose; d’altronde, è un ‘mago’ che ha abbandonato il suo addestramento cosa che per loro (i personaggi del film) non è proprio una bella cosa, sa molto da traditore, cosa che invece a me piace moltissimo. Questo attore però mi ha creato un problema grande, grandissimo. Deve essere stato separato alla nascita da Ignazio Boschetto, uno de Il Volo. Guardate queste foto:

ignazio_boschetto-1jpg
lui è Ignazio
ben-schnetzer
lui è Ben

SONO UGUALI.

La grafica del film sinceramente non mi ha colpito moltissimo ma qui abbiamo pareri contrastanti. Secondo BB gli orchi erano fatti benissimo mentre secondo me non erano il massimo. Io ho preferito Tarzan per grafica mentre per BB non ci sono paragoni per cui, su questo, non saprei che dirvi di più.

La storia di per sé non è male ma c’è un grosso, grossissimo problema: mancano delle informazioni (perché Khadgar non ha finito l’addestramento?), alcune sono arrivate tanto in là nel film, quando ormai non ci pensavamo più (motivo per cui gli orchi hanno invaso il regno degli uomini) e altre le abbiamo dovute immaginare (motivo per cui Garona è stata fatta prigioniera). Secondo me ci sono proprio delle lacune MA, in Italia il film è stato intitolato ‘WARCRAFT – L’inizio‘ e se guardiamo su wikipedia sembrerebbe che ci sia un seguito o addirittura più di uno. Io spero vivamente di sì sia perché il film ha un finale aperto sia perché MI AUGURO che nel prossimo film spieghino meglio quello che in questo hanno omesso.

In sintesi, è stato un film piacevole, niente di sensazionale ma ottimo se si vogliono passare un paio d’ore in relax senza troppi pensieri.

Voto attori: 7 su 10

Voto grafica/effetti speciali: 7.5 su 10

Voto trama: 6.5 su 10

Voto finale: 7 su 10

Vi lascio con l’unica frase del film che mi è piaciuta particolarmente:

Always remember,

from light comes darkness

and from darkness… Light.

(Mi ricorda molto Star Wars questa frase, forse anche per questo mi piace parecchio!)

Voi avete visto questo film? Cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Lo guarderete? Fatemi sapere!

Se vi interessa il film cliccate qui, grazie infinite!

A presto cinefili

eri gibbi

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